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ANDALUSIA, IL VIAGGIO – CORDOVA

Questo articolo fa parte di una serie di puntate, chiamiamole così, in cui vi racconto quello che è stato uno dei viaggi più belli mai fatti, l’anno scorso in Andalusia.
La prima tappa, quella a Siviglia, l’ho raccontata poco più di due mesi fa (se ve la siete persa, no problem, potete cliccare qui!).

Seconda tappa, Cordova

Giorno 1

Per spostarci da Siviglia a Cordova abbiamo affittato un’auto che, alla fin fine, ci ha accompagnato lungo tutto il nostro viaggio attraverso l’Andalusia.
Il viaggio non è molto lungo, quasi meno di due ore di macchina, e viene accompagnato da paesaggi infiniti da ammirare dal finestrino.

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Agosto: la salsedine sulla pelle, i pensieri al tramonto e la felicità.

Mi sembra incredibile, siamo già a settembre.
Se mi metto a pensare ai giorni di questo mese appena trascorso, mi sembra di non ricordarli perfettamente, come se avessi vissuto tutto a forte velocità, desiderosa di vivere ogni istante ma con la paura che tutto finisse, appunto, così velocemente.
Alla fin fine io sono sempre stata così: ho sempre voluto vivere ogni attimo delle giornate al massimo, senza fermarmi, assaporando ogni emozione e ogni sentimento ma, dall’altra parte, vivendo con la leggera tristezza di finire tutto troppo presto. Sono sempre stata fan del conto alla rovescia, nel bene e nel male, sono sempre stata la persona che vive le giornate nel modo positivo ma con la tristezza della fine.
Ho sempre avuto paura della fine, in fondo.

Questo agosto mi è piaciuto, mi è piaciuto tremendamente.
Non ho fatto chissà che cosa, non ho visitato praticamente nulla ma ho vissuto così intensamente ogni istante che mi sembra, dal punto di vista emotivo, di aver visto il mondo intero. Continua a leggere Agosto: la salsedine sulla pelle, i pensieri al tramonto e la felicità.

Quei riflessi sul mare di Albisola.

Oggi vi voglio raccontare di un posticino che amo e che, fin da quando ero piccola, ho considerato un po’ come la seconda casa: Albisola Superiore, una piccola cittadina in provincia di Savona.

Albisola è il posto che mi viene in mente quando penso alle vacanze: sono venticinque anni che passeggio d’estate lungo la passeggiata, che respiro a pieni polmoni l’aria di mare e sono venticinque anni che, ogni volta che arrivo, sono felice e, ogni volta che parto, mi si stringe il cuore. Perché, per me, il nome Albisola è unito alla parola ricordi: è come se, ogni volta, presente e passato si unissero.

Oggi, però, non vi voglio raccontare le bellezze di Albisola, quelle stradine e quegli angoli sul mare (prossima volta!) che tanto mi piacciono, oggi vi voglio raccontare (o meglio, mostrare) quanto belle possono essere le luci riflesse sul mare.
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Luglio: i baci del mattino e il profumo di caffè.

Stamattina, seduta sotto l’ombrellone, ho riletto l’articolo che, esattamente un anno fa, scrivevo riguardo al mese di agosto e alle partenze che avevo in programma. Mi ha fatto sorridere perché, insomma, è già passato un anno e se ripenso all’Enrica dell’anno scorso, mi viene da sorridere con tenerezza.
Non so il perché, sinceramente, ma ero così persa in quel periodo.

Ad ogni modo, guardando il mare, mi sono messa a pensare che ogni mese vorrei fare una sorta di diario, una sorta di “non ti dimenticare dei momenti belli”, una sorta di articolo riassuntivo di giorni che, sembra incredibile, ma corrono senza sosta.
[E alla fine, dopo aver scritto questo articolo e averlo riletto, un nome a questo diario l’ho trovato, “Giorno dopo giorno”, e lo trovate sotto “Pensieri di una viaggiatrice.”]
In fondo, nella mia quotidianità, un diario ce l’ho già: è un quadernino con la scritta “Ahora es el momento” (Adesso è il momento) ed è il quinto, o forse il sesto, che scrivo da quando ho finito la maturità. Mi piace scrivere su questi quadernetti, tenerli da parte e rileggere i momenti, le emozioni, i dubbi che avevo in determinati periodi della vita.
E’ che ho il terrore di dimenticare, di perdere la memoria, di scordare le emozioni belle, le persone che sono entrate nel mio cuore, gli attimi che ho vissuto.
E forse forse, questo blog è parte di tutto questo: un modo come un altro per non dimenticare.

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San Gimignano, Siena e Monteriggioni: tre meraviglie nel Chianti

Ok, sono tornata.
Giuro di non essermi dimenticata né di voi, né del blog ma, come avevo già annunciato sulla pagina facebook di Attimi e Pillole di Viaggio (a proposito, hai già messo mi piace?), è stato un periodo intenso e pieno di cose da fare.
Prima di tutto il lavoro: esco di casa alle sette e mezza per rientrare, alla sera, alle otto. Quando va bene. E sì, perché ho anche iniziato un corso di giornalismo che mi occupa due sere alla settimana e mi porta via, anche se non sembra, un sacco di tempo prezioso. Le sere che mi restano, infine, le occupo con le prove di musica in vista dei concerti natalizi e, alla fin fine, il tempo di scrivere alcuni articoli si riduce al minimo.
Ho anche iniziato a scrivere un libro ma questa è un’altra storia….

Comunque, I’m back. O forse non me ne sono mai realmente andata.
Stamattina, sotto questo cielo grigio tipico dell’inverno piemontese, mi sono tornati in mente i miei giorni estivi in Toscana e tataaaaan, ho deciso di raccontarveli!
Rivedere le immagini di me stessa in canottiera e pantaloncini corti, abbronzata (mica come adesso che sono bianca cadaverica!), rivedere quei posti baciati dal sole caldo mi ha fatto venire una gran nostalgia dell’estate.
Ma, alla fin fine, non manca così molto… Siamo già al 6 dicembre.

Basta con le ciance e via, sto per raccontarvi la meraviglia ricreata sotto forma di natura e paesaggio.
Are you ready?

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Firenze: gli attimi che restano nel cuore.

Qualche settimana fa sono stata a Firenze, il cui centro storico è stato definito Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e me ne sono totalmente innamorata.
Ho camminato a più non posso, in quei giorni in Toscana, scoprendo paesini sulle colline del Chianti (che nelle prossime puntate vi racconterò…) e meravigliandomi delle bellezze che, la città di Firenze, racchiude al suo interno. Ho scattato migliaia di fotografie, arrivando a quota 1875, e ho calpestato, visitato e scrutato ogni angolo, ogni stradina, ogni scorcio della città toscana.

Mi piace, mi piace da matti Firenze, è una di quelle città in cui riuscirei a viverci perfettamente: non troppo grande da essere caotica, nonostante i turisti in massa, e non troppo piccola da diventare noiosa.
Semplicemente perfetta.

E quindi, dato che di cose, in cinque giorni, ne ho fatte parecchie, ho deciso di riassumervi in punti tutto quello che, a mio parere, non dovete assolutamente perdervi, quello che vi consiglio e quello che mi ha lasciato con gli occhi colmi di curiosità.
Chissà, magari un giorno capiterete a Firenze e questo articolo vi verrà utile. Mai dire mai, in fondo.


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Formentera: un’isola bagnata da un mare di cristallo

La mia prima esclamazione, non appena ho visto il colore del mare, è stata: <<wow>>.

Il colore dell’acqua di Formentera non si può descrivere ed io, un mare così, non l’avevo mai visto. E’ un colore azzurro, tendente al trasparente, così freddo, così cristallino.
L’immagine che questo mare mi ha dato, è quella di aver una lastra di vetro, una di quelle enormi e leggere, adagiata sulle sue onde.

Formentera mi ha accolto così, con questo mare azzurro, e con un sole caldo che si rifletteva su questa distesa d’acqua trasparente.
Riempe gli occhi, questo mare di Formentera, ti riempe gli occhi di un azzurro– verde speciale, ti lascia a bocca aperta.

Prima di partire avevo guardato qualche immagine su internet e già sapevo cosa mi sarei trovata davanti ma, alla fin fine, nemmeno le mie aspettative erano così alte.
E voi direte, ovviamente, che anche in Italia abbiamo dei mari del genere: beh, assolutamente sì, ma io sono abituata al Mar Ligure e in Sardegna non ci sono mai stata. Insomma, Formentera mi è sembrato il paradiso.

Così, sotto il sole caldo e quintali di crema solare, ho passato una giornata quasi intera in una spiaggia dalla sabbia morbida, a farmi scaldare (e bruciare) dai raggi del sole e a fare bagni nonostante l’acqua fredda. Un’acqua fredda che, nonostante il mare leggermente agitato, permetteva di vedere tutto quello che c’era sotto (compreso un pesciolino grigio lungo una spanna che mi ha fatto scappare a gambe levate). Continua a leggere Formentera: un’isola bagnata da un mare di cristallo

Jerez de la Frontera: due passi sotto il cielo azzurro

La città di Jerez de la Frontera, conosciuto a molti semplicemente come Jerez, si trova nella comunità autonoma dell’Andalusía. Premettendo che ho avuto la geniale idea di visitare questa città il 16 di agosto, con più di 35°, devo ammettere che Jerez mi è entrata nel cuore.
Sarà per l’aria di allegria che si respira, saranno i monumenti, la cultura, la storia e il passato, sarà perché volevo andarci da un sacco di tempo, ma a me, Jerez, mi ha colpito.

Situata a 4 ore circa, in treno, dalla capitale Madrid e a solo 35 minuti da Cadice, Jerez regala bellezza e ottima enogastronomia (soprattutto eno…)  a tutti coloro che la visitano.

Per quanto mi riguarda, ci sono stata solo un giorno e di questo, un po’, me ne dispiaccio. Sicuramente ci sarebbero state altre cose da visitare e da scoprire ma, purtroppo, il tempo corre troppo velocemente… Soprattutto quando si è in vacanza.

Partita dalla mia adorata Cádiz alle 9.40 del mattino (il biglietto solo andata costa €5,95), Jerez mi ha accolta alle 10.14 in una tranquillità surreale. La gente chiacchierava ai lati della strada, i bar erano ancora chiusi e, in centro, i turisti si guardavano attorno cercando scorci da fotografare.
Si riconoscono i turisti, quando vanno in giro; tutti concitati, tutti nascosti dietro alla macchina fotografica, tutti intenti a guardare una cartina e a programmare possibili itinerari.  Continua a leggere Jerez de la Frontera: due passi sotto il cielo azzurro

A spasso per Madrid

Il mio viaggio in Spagna è iniziato con tre giorni a Madrid, la capitale. Pur avendola già visitata in passato, mi ha stupito ancora una volta e, al momento di andarmene, non volevo più partire.

MERCOLEDI’ 6 AGOSTO

I miei tre giorni a Madrid sono iniziati il 6 agosto quando, con l’aereo proveniente da Pisa, sono atterrata all’Aeroporto Madrid Barajas. La compagnia di volo Ryanair, con la quale ho viaggiato, permette di prenotare un transfer dall’aeroporto all’hotel, appartamento o qualsiasi luogo a cui siete diretti, pagando solo 12.00€, evitando così di prendere la metropolitana o un taxi. Questo servizio si prenota direttamente sull’aereo e, non appena atterrati, troverete l’addetto al transfer presso il punto di incontro dell’aeroporto; il nome dell’agenzia di transfer è transferamigo e il servizio è davvero ottimo.

Durante questi pochi giorni in terra spagnola, ho soggiornato presso l’hotel Holiday Inn Madrid Piramides, situato in un quartiere molto tranquillo e a 15 minuti a piedi dal centro della capitale. L’uscita della metropolitana è di fronte all’entrata dell’hotel (fermata piramides) e, da lì, si può prendere anche il treno de cercanías che permette di raggiungere l’aeroporto terminal 4 senza dover cambiare: nel caso in cui il vostro aereo parta da un altro terminal, c’è la possibilità di prendere un autobus gratuito che collega tutti i terminal dell’aeroporto Madrid Barajas.

Quando sono arrivata in hotel era già tardo pomeriggio e, dopo qualche tentennamento, ho lasciato la visita della città al giorno dopo: ero troppo stanca e, soprattutto, senza una cartina.  Continua a leggere A spasso per Madrid

Settembre. Un nuovo capitolo.

Settembre.
Il mese delle foglie rosse e gialle, delle giornate che si accorciano, dell’inizio dell’autunno, della nebbia al mattino è arrivato.
A molti, il mese di settembre, non piace. Segna la fine delle vacanze, del ritorno al lavoro, dell’inizio della scuola. E’ come se si voltasse pagina sull’estate, come se un nuovo capitolo dovesse cominciare.
Un capitolo che parla di ricordi d’estate, di camminate al tramonto, di caldo, di vestiti leggeri svolazzanti e di giornate al mare. Ricordi di quando il sole tramonta tardi, di cene sul balcone, di spensieratezza. E’ come se l’estate fosse il periodo in cui diamo il meglio di noi stessi: niente stress, niente problemi, niente pensieri.
E se fosse così tutto l’anno?

A me, comunque, settembre piace. E’ il mese del cambiamento, dell’inizio. Delle promesse, dei buoni propositi per gli ultimi mesi dall’anno, come a dire “quello che non sono riuscita a fare in 8 mesi, voglio farlo prima del 31 dicembre”. E’ come quando si avvicina la fine dell’anno: si pensano alle buone azioni da compiere, alle cose da fare assolutamente.
Io, la lista dei buoni propositi, la faccio ogni anno. Ormai è un appuntamento regolare: io e la mia lista da scrivere.
Non la faccio, però, a settembre. E’ che mancano pochi mesi alla fine dell’anno: solo 4. Sono pochi per compiere tutte le azioni che vorrei fare, tutte le cose che vorrei imparare e tutte le cose che vorrei cambiare.  Continua a leggere Settembre. Un nuovo capitolo.