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PENSIERI DI UNA MAMMA (STANCA)

Se c’è una frase che mio papà mi ha sempre ripetuto è: “Fare il genitore è il lavoro più difficile del mondo”.
Confermo, aveva ragione.

È tutto un oscillare tra pazienza, compromessi, respiri profondi, allegria, amore e stanchezza.
O, perlomeno, per me è così.

È che ti preparano alla difficoltà dei primi mesi quando quell’esserino dorme, mangia e piange ma non è che, il poi, sia tutta una passeggiata, eh.

Personalmente mi reputo molto fortunata: la piccola Marti è una bambina molto dolce che tende ad ascoltare, comprende molto spesso le situazioni che la circondano e si comporta di conseguenza.

Però, a volte, che fatica.

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“Ma la meraviglia è che ti ho incontrata” – il mio 2019

E’ vero, lo ammetto, sono passati secoli ma, concedetemelo, sono stati davvero dei mesi super intensi. Come sempre, però, amo fare un resoconto dell’anno che sta finendo e buttare un occhio all’anno nuovo ormai alle porte. In fin dei conti, anche questa è una tradizione di Attimi e Pillole di Viaggio.

Come sempre non ho idea di che piega prenderà questo articolo, se avrà un senso logico o se, come sempre, saranno tante parole messe insieme e vediamo dove si va.

Questo duemila e diciannove mi ha regalato un sacco di emozioni, momenti indimenticabili che porterò sempre nel cuore. Se dal punto di vista di viaggi, la mia dolce metà ed io non siamo poi andati tanto lontani (tranne se non per un mini viaggio in Inghilterra, un weekend a Venezia e una gita di un giorno a Novara), nella sfera personale ho ricevuto il regalo più bello: la mia bambina. 

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Caro Amore mio, dedicato a Te.

Mi ritrovo qui, seduta sul letto e con il computer tra le gambe incrociate, a scrivere una lettera un po’ particolare, a dedicare alcune parole ad una delle persone più importanti della mia vita.
Prima di aprire wordpress, prima di mettermi a scrivere, mi sono fermata a lungo a pensare se fosse davvero giusto scrivere una lettera qui, sul blog, ma alla fine mi sono resa conto che, il mio, non è un blog di viaggio tradizionale, qui ci metto dentro di tutto, dai pensieri alle emozioni agli attimi della mia vita. E, proprio qui, ho dedicato parole al mio cane scomparso, ai miei genitori e al loro abbraccio dopo mesi che non li vedevo, alle mie (ex) coinquiline a Valencia e, infine, alla mia Amica volata in cielo… Perché non dedicare, quindi, le parole anche all’Amore?

Quindi eccomi qui, immersa nel silenzio della casa e con un raggio di sole che illumina la stanza, a scriverti una lettera, a lasciar scorrere via tutte le parole, tutti i pensieri e a farmi e farti nascere un sorriso. Continua a leggere Caro Amore mio, dedicato a Te.

Orta San Giulio: tra le stradine in un’epoca passata.

Un’epoca lontana e un’allontanamento dalla realtà dei nostri giorni.
Sono queste le sensazioni che ho provato camminando nel paesino di Orta San Giulio.

Prima di partire per il mio week-end romantico sulle rive del Lago d’Orta, ai primi di luglio, avevo chiesto sulle piattaforme socials (come parlo forbito, cavolo) cosa avrei dovuto assolutamente vedere. E tra i commenti, oltre ad altre chicche che poi ho seguito alla lettera, c’era anche questo consiglio: Dovreste andare ad Orta San Giulio, è stato classificato come uno dei borghi più belli d’Italia“. 
Come potevo non andarci?

Allora, mano nella mano con la mia dolce metà (che per fortuna ha il lato da viaggiatore accentuato come il mio: “Dio li fa e poi li accoppia”, dicevano), ho passeggiato tra le stradine di questo borgo davvero caratteristico.  Continua a leggere Orta San Giulio: tra le stradine in un’epoca passata.

Luglio: i baci del mattino e il profumo di caffè.

Stamattina, seduta sotto l’ombrellone, ho riletto l’articolo che, esattamente un anno fa, scrivevo riguardo al mese di agosto e alle partenze che avevo in programma. Mi ha fatto sorridere perché, insomma, è già passato un anno e se ripenso all’Enrica dell’anno scorso, mi viene da sorridere con tenerezza.
Non so il perché, sinceramente, ma ero così persa in quel periodo.

Ad ogni modo, guardando il mare, mi sono messa a pensare che ogni mese vorrei fare una sorta di diario, una sorta di “non ti dimenticare dei momenti belli”, una sorta di articolo riassuntivo di giorni che, sembra incredibile, ma corrono senza sosta.
[E alla fine, dopo aver scritto questo articolo e averlo riletto, un nome a questo diario l’ho trovato, “Giorno dopo giorno”, e lo trovate sotto “Pensieri di una viaggiatrice.”]
In fondo, nella mia quotidianità, un diario ce l’ho già: è un quadernino con la scritta “Ahora es el momento” (Adesso è il momento) ed è il quinto, o forse il sesto, che scrivo da quando ho finito la maturità. Mi piace scrivere su questi quadernetti, tenerli da parte e rileggere i momenti, le emozioni, i dubbi che avevo in determinati periodi della vita.
E’ che ho il terrore di dimenticare, di perdere la memoria, di scordare le emozioni belle, le persone che sono entrate nel mio cuore, gli attimi che ho vissuto.
E forse forse, questo blog è parte di tutto questo: un modo come un altro per non dimenticare.

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Buon viaggio tra le nuvole.

Da quando ho scoperto la passione della scrittura, questo nuovo mondo è diventato il mio rifugio.
Le parole scivolano veloci, sia quando sono cariche di entusiasmo, quando raccontano viaggi ed emozioni, sia quando, al loro interno, puoi solo leggerci del dolore e della tristezza.
E anche questa volta, come le volte che accade qualcosa di brutto nel percorso della mia vita, io scrivo. E forse, queste righe, queste parole, hanno lo scopo di lasciarti andare, solo così, forse, mi arrenderò all’idea che non ci sei più.

Martina aveva 26 anni e se n’è andata, in una notte di agosto, nella sua casa a Londra, dove viveva.
Martina era una delle mie più grandi amiche, era l’amica che tutti desideravano di avere, era l’Amica con la A maiuscola.
Quell’amica che sai che c’è sempre, con la sua presenza quasi silenziosa, a volte. Quell’amica che sempre, in ogni circostanza, aveva un consiglio ottimo, una parola giusta, un sorriso dolce e una risata che ti riempiva il cuore.
Perché Martina era così, Martina aveva una risata coinvolgente, uno sguardo pieno d’amore che donava senza pensieri, senza pregiudizi, senza timore.
Martina donava amore.  Continua a leggere Buon viaggio tra le nuvole.

L’abbraccio stretto e un viaggio al centro del cuore.

Questo weekend sono venuti a trovarmi i miei genitori.
Sono stati tre giorni intensi, ricchi di cose da visitare, di chiacchierate, di sguardi d’intesa e di racconti. In questi tre giorni ho riassunto, più o meno brevemente, i miei due mesi qui a Valencia: troppo pochi, tre giorni, per raccontare più di sessanta giorni di esperienza all’estero.

Non sono mai stata lontana da casa per così tanto tempo e, se ci penso, un po’ senso mi fa. Il senso, più che altro, deriva dal fatto di tornare a casa, tra poco più di un mese, e dover cercare di riassumere quattro mesi di vita spagnola, di momenti meravigliosi, di aneddoti che, con molta probabilità, la gente non riuscirà a capire totalmente.
Non potrà, ovviamente, perché non li avrà vissuti di persona.

Ad ogni modo, in questo weekend, sono riuscita a mostrare quanto è perfetta e splendida la mia vita qui in Spagna. Sono riuscita a far entrare nel mio mondo i miei genitori, a fargli conoscere chi condivide con me questa esperienza, gli ho mostrato i miei angoli preferiti di Valencia e hanno chiacchierato con chi, ogni giorno, mi insegna qualcosa di nuovo a lavoro.

Questi tre giorni sono passati rapidamente, forse troppo, e, come dice mia mamma, domani sembrerà di aver sognato. Continua a leggere L’abbraccio stretto e un viaggio al centro del cuore.

Un viaggio pieno d’amore.

In questo articolo non parlo di viaggi, di partenze, di ricordi all’estero. In questo articolo non parlo di sole, estate, fotografie, mare o città lontane.
In questo articolo parlo di un viaggio speciale, iniziato nove anni fa. Un viaggio che mi ha reso migliore, che mi ha insegnato ad amare sempre di più, che mi ha legato così profondamente al mio cane, Taiga.
Un viaggio, uno dei più belli, uno dei più lunghi, uno dei più completi.
Un viaggio finito ieri, all’improvviso.

E dato che io, da sempre, per metabolizzare la tristezza, ho bisogno di scrivere. Allora, eccomi, pronta a raccontare, tra qualche lacrima e qualche sorriso, uno dei viaggi più emozionanti e speciali mai fatti.  Continua a leggere Un viaggio pieno d’amore.