Firenze: gli attimi che restano nel cuore.

Qualche settimana fa sono stata a Firenze, il cui centro storico è stato definito Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e me ne sono totalmente innamorata.
Ho camminato a più non posso, in quei giorni in Toscana, scoprendo paesini sulle colline del Chianti (che nelle prossime puntate vi racconterò…) e meravigliandomi delle bellezze che, la città di Firenze, racchiude al suo interno. Ho scattato migliaia di fotografie, arrivando a quota 1875, e ho calpestato, visitato e scrutato ogni angolo, ogni stradina, ogni scorcio della città toscana.

Mi piace, mi piace da matti Firenze, è una di quelle città in cui riuscirei a viverci perfettamente: non troppo grande da essere caotica, nonostante i turisti in massa, e non troppo piccola da diventare noiosa.
Semplicemente perfetta.

E quindi, dato che di cose, in cinque giorni, ne ho fatte parecchie, ho deciso di riassumervi in punti tutto quello che, a mio parere, non dovete assolutamente perdervi, quello che vi consiglio e quello che mi ha lasciato con gli occhi colmi di curiosità.
Chissà, magari un giorno capiterete a Firenze e questo articolo vi verrà utile. Mai dire mai, in fondo.


♥ SCOPRIRE FIRENZE DI NOTTE
Lo ammetto: Firenze mi ha colpito tanto di giorno ma, ancor di più, di sera.
Mi è piaciuta perché, se di giorno devi fare a botte con i turisti per poter scattare una foto, se devi scansarli per non andarci a sbattere contro, se devi riuscire a sopportare onde di persone che si fanno foto col bastone dei selfie, che si impuntano in mezzo alla strada, che sono ovviamente turisti e come turisti si comportano.. Ecco, tutto questo la sera non c’è.
E c’è qualcosa di più bello che perdersi nel guardare le luci che si riflettono sull’Arno? O poter passeggiare sul Ponte Vecchio senza rischiare di essere calpestati? O sedersi ad ascoltare un chitarrista di strada in Piazza della Signoria?
C’è qualcosa di più bello di tutto ciò?
Quindi, sfoggiate il vostro vestito migliore (scarpe comode, però!), stringete la vostra mano in quella di chi vi accompagna (eccezion fatta per gli amici, giusto per non creare equivoci) e lasciatevi travolgere dall’atmosfera di tranquillità che potete respirare tra le stradine di Firenze.

♥ FOTOGRAFARE LA CITTÀ DALL’ALTO
Ho sempre amato guardare le cose da un’altra prospettiva, che fosse nella vita, nell’amore, nelle relazioni personali, ho sempre creduto che sia meglio analizzare le cose da diversi punti di vista, è come se si riuscisse a fare un po’ più di chiarezza.
Lo stesso discorso vale per le città: è bello scoprirle dal basso, camminando tra le stradine, ma ancora di più dall’alto, analizzare la conformazione delle strade, il susseguirsi delle case, a volte senza sosta. E poi, dall’alto, le città sembrano più piccole, più a misura d’uomo e, soprattutto, più calme.
A Firenze, in particolare, vi consiglio di andare a vedere il panorama dal Giardino Bardini (dal punto panoramico più alto, dopo aver camminato tra gli alberi, si può vedere tutta la città. Biglietto intero €8) e dal Piazzale Michelangelo che è, per eccellenza, il punto panoramico più famoso di Firenze. Merita la pena fare la salita sotto il sole cocente e salire tutti gli scalini per avere una vista come quella!

♥ FERMARSI A GUARDARE IL TRAMONTO DAL PONTE VECCHIO 
Per restare sempre in tema di momenti romantici e di tranquillità, il tramonto dal Ponte Vecchio è uno degli attimi che riescono a durare un’eternità.
Nonostante le migliaia di persone accalcate, con macchine fotografiche e cellulari, nonostante il viavai continuo di turisti, questo tramonto lascia senza parole. Ci si trova davanti il sole, sembra addirittura più grande, che si immerge pian piano nell’Arno e che regala colori caldi, come disegnati con un pastello, sulle tonalità dell’arancione.
E’ un momento davvero speciale (o sarò io che sono innamorata dei tramonti) e, a parere mio, non va assolutamente perso. Se poi siete fortunati, come è capitato a me, ci sarà anche un chitarrista di strada che renderà ancora tutto più speciale. Ed emozionante.

♥ PERDERSI TRA LE STRADINE DI FIRENZE 
Firenze è una città dalle mille stradine, dalla storia e dall’arte che si susseguono senza quasi fermarsi mai. E’ incredibile come, ad ogni angolo si guardi, ovunque si posi lo sguardo, c’è uno scorcio da ammirare o un ricordo di storia da scovare (viva la rima).
Per questo motivo, e per altri mille, credo che sia bello girovagare, a volte anche senza meta, per le strade della città toscana. Perdetevi, infilate la cartina nella vostra tasca e cominciate ad andare alla scoperta, senza riferimenti, lasciandovi guidare solo dall’istinto. Arriverete in posti che non avrete mai visto, o forse tornerete al punto di partenza, ma la maggior parte delle volte, visitando la città in questo modo, si vengono a scoprire angoli meravigliosi che sulla cartina non vengono segnalati.
Provare per credere.

♥ VISITARE LE INNUMEREVOLI CHIESE
Ci sono chiese e chiese, ovviamente: ci sono chiese che vengono scritte sulla cartina, quelle in cui c’è la coda di gente fuori e che non ti fanno entrare se non hai le spalle coperte o se non paghi il ticket, e poi ci sono chiese sconosciute, nascoste nelle strade della città e che regalano veri e propri spettacoli al loro interno.
Per quelle conosciute ai molti, vi consiglio la visita all’interno della Basilica di Santa Croce (biglietto intero €6), una vera e propria meraviglia, la Basilica di Santa Maria Novella (biglietto intero €5), una delle più importanti della città, e la Chiesa di Orsanmichele (entrata libera). Quest’ultima, a mio parere, entra nella categoria di quelle chiese che viste da fuori non ti invogliano ad entrare: ecco, questo è un errore. Entrateci. Io l’ho fatto ed è stata la scelta più sensata della giornata: la chiesa, all’interno, lascia assolutamente senza parole.
Se avete il cuore tenero, poi, vi consiglio una tappa alla Chiesa di Santa Margherita dei Cerchi (entrata libera), non segnalata in tutte le cartine e posizionata nell’omonima via. Si tratta della Chiesa di Dante: qui, infatti, Dante sposò Gemma Donati e conobbe l’amata Beatrice che, come ben sappiamo, lo ispirò non poco.
Per quanto riguarda le altre chiese non segnalate, forza, alla scoperta!
Consiglio: nella maggior parte delle chiese, per poter entrare, viene richiesto un abbigliamento che copra le spalle e le ginocchia (insomma: no shorts e no canottiere). Se avete intenzione di entrare in uno di questi luoghi, portatevi dietro una maglia per coprire eventuali spalle, o un foulard, e mettete dei pantaloncini che arrivino al ginocchio.

♥ AMMIRARE LE MERAVIGLIE DI PIAZZA DEL DUOMO 
Lo slogan su internet è “Se non hai visto questo, non hai visto Firenze.” e credo che basti per convincere il visitatore ad accettare la sfida.
Il Grande Museo del Duomo è un unico biglietto (€10) che include la visita a tutte le meraviglie che Piazza del Duomo presenta: la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la Cupola di Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Battistero di San Giovanni, la Cripta di Santa Reparata e il Museo dell’Opera del Duomo.
Insomma, un biglietto unico per visitare i simboli della città toscana, le creazioni dei Geni dell’arte, monumenti fotografati e rifotografati da persone di tutto il mondo.
Ora, andiamo per punti e con consigli reali… Il biglietto cumulativo è di per sé una cosa intelligente: permette di entrare nei diversi siti e di visitare il tutto senza dover spenderci una somma impensabile. Il problema sta nella coda, nei migliaia di turisti che sostano in fila per salire sulla Cupola. La mattina che ho deciso di visitare tutto questo enorme complesso, erano le 10 (orario in cui, ad esempio, apre il Duomo) e la gente in fila quasi faceva il giro dell’intero edificio; se la fila per il Duomo è lunga, quella per la Cupola lo è almeno il doppio.
Insomma, bisogna fare delle scelte oppure armarsi di tanta, tantissima pazienza (e avere parecchio tempo a disposizione!). Dato che io tutto questo tempo non ce l’avevo e di restare ore e ore, sotto il sole cocente, in fila, non ne avevo voglia, ho optato per la salita al Campanile di Giotto (tempo di attesa in coda: 40 minuti). Sono 414 scalini, possono sembrare tanti ma non è così terribile, per arrivare ad avere tutta Firenze ai propri piedi. E’ una visuale fantastica anche perché, insomma, si ha la Cupola del Brunelleschi proprio accanto.
Il discorso delle spalle scoperte e dei pantaloncini corti vale ancor di più quando si tratta di entrare nel Battistero e nel Duomo: sono davvero intransigenti. (Io ho dovuto mettere un foulard a mo’ di mantello- vestito in modo da coprire le gambe e le ginocchia. E’ stata dura ma ce l’ho fatta!)

♥ MANGIARE LE SPECIALITÀ NEI POSTICINI TIPICI 
Paese che vai, cibo che trovi“. (Ma si dirà davvero così?)
Ci siamo: abbiamo fatto la nostra visita, abbiamo camminato a più non posso e siamo decisamente affamati. Dove e cosa mangiare?
Per quanto mi riguarda, sono assolutamente contraria ai ristoranti: questi luoghi troppo raffinati per me, mi danno l’impressione di essere senza personalità, di essersi adeguati ad uno stile di vita lontano da quello reale. Invece del ristorante con le tovaglie bianche e i calici di vino, preferisco la classica osteria col tavolo in legno, la tovaglia a quadretti e i bicchieri come quelli che ho in casa. Mi sembra che, in questi posticini tradizionali, si possano mangiare i veri piatti tipici, quelli che trovi solo in quella determinata regione.
Cosa mangiare quindi, a Firenze? Non sono una grande esperta di gastronomia quindi mi limiterò a dirvi alcune specialità, e sono davvero solo alcune, che potreste assaggiare (a voi la decisione se farlo o no): il pane senza sale, i fegatini (crostini col fegato), il lampredotto (pane e interiora del bovino), il pancotto (minestra preparata con pezzi di pane raffermo bolliti in brodo e conditi), la ribollita (zuppa di pane raffermo e verdure), la famosa bistecca alla fiorentina (preparate i soldi!) e la finocchiona (salame aromatizzato al finocchio). Non dimenticatevi di provare il vino Chianti DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e il Vin Santo coi cantucci.. Poi però non mettetevi alla guida!
Qui il ringraziamento è d’obbligo: tutte queste nozioni mi sono state fornite da un mio amico toscano che mi ha suggerito cosa mangiare durante il mio soggiorno a Firenze. Ammetto di non averlo sempre ascoltato (non sono fan delle interiora di bovino e delle zuppe col pane raffermo).. Ma mi è stato davvero d’aiuto. Grazie.
Vi consiglio i due posticini che più mi sono piaciuti e dove ho mangiato benissimo: Agricola Toscana (Via del Corso 27/R) e Ristoro dei Perditempo (Borgo San Iacopo, 48/R).

♥ VIVERE LA REALTÀ 
Viaggiare significa scoprire nuovi luoghi, immergersi in una nuova dimensione, andare alla ricerca di nuovi stimoli e meravigliarsi di bellezze naturali e artistiche.
Viaggiare significa vivere completamente la realtà della città che si visita, farla nostra, anche se per breve tempo, e lasciare che, in parte, ci cambi. Personalmente cerco di lasciare una parte di me in ogni posto che vado, cerco di migliorarmi in ogni viaggio, cerco stimoli che mi possano cambiare, cerco di vivere ogni istante e crearmi più ricordi possibili.
Insomma, vivetevi la realtà fiorentina: camminate nelle vie secondarie, evitate la fiumana di turisti che seguono tutti la stessa direzione. Andate controcorrente.
Fermatevi a mangiare in un’osteria tipica, quelle che il classico turista evita già a priori, parlate col proprietario, fatevi consigliare. Lasciatevi coinvolgere dal dialetto del luogo, dalla loro caratteristica di aspirare la ci e sorridete di questo.
Camminate, fotografate senza sosta, meravigliatevi e fermatevi a guardare, seduti in una piazza, su uno scalino di una chiesa o all’angolo di una strada, il mondo che passa. 
Alcuni giorni non sono abbastanza per scoprire una città, una regione, gli usi e le abitudini di un certo luogo ma, in poco tempo, si possono imparare e immagazzinare tantissime immagini, suoni, profumi e parole.
Sono questi attimi che verranno conservati nel cuore e nella mente: viveteli.

9 pensieri riguardo “Firenze: gli attimi che restano nel cuore.”

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