Archivi categoria: Italia – due passi nella Penisola

Quei riflessi sul mare di Albisola.

Oggi vi voglio raccontare di un posticino che amo e che, fin da quando ero piccola, ho considerato un po’ come la seconda casa: Albisola Superiore, una piccola cittadina in provincia di Savona.

Albisola è il posto che mi viene in mente quando penso alle vacanze: sono venticinque anni che passeggio d’estate lungo la passeggiata, che respiro a pieni polmoni l’aria di mare e sono venticinque anni che, ogni volta che arrivo, sono felice e, ogni volta che parto, mi si stringe il cuore. Perché, per me, il nome Albisola è unito alla parola ricordi: è come se, ogni volta, presente e passato si unissero.

Oggi, però, non vi voglio raccontare le bellezze di Albisola, quelle stradine e quegli angoli sul mare (prossima volta!) che tanto mi piacciono, oggi vi voglio raccontare (o meglio, mostrare) quanto belle possono essere le luci riflesse sul mare.
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San Gimignano, Siena e Monteriggioni: tre meraviglie nel Chianti

Ok, sono tornata.
Giuro di non essermi dimenticata né di voi, né del blog ma, come avevo già annunciato sulla pagina facebook di Attimi e Pillole di Viaggio (a proposito, hai già messo mi piace?), è stato un periodo intenso e pieno di cose da fare.
Prima di tutto il lavoro: esco di casa alle sette e mezza per rientrare, alla sera, alle otto. Quando va bene. E sì, perché ho anche iniziato un corso di giornalismo che mi occupa due sere alla settimana e mi porta via, anche se non sembra, un sacco di tempo prezioso. Le sere che mi restano, infine, le occupo con le prove di musica in vista dei concerti natalizi e, alla fin fine, il tempo di scrivere alcuni articoli si riduce al minimo.
Ho anche iniziato a scrivere un libro ma questa è un’altra storia….

Comunque, I’m back. O forse non me ne sono mai realmente andata.
Stamattina, sotto questo cielo grigio tipico dell’inverno piemontese, mi sono tornati in mente i miei giorni estivi in Toscana e tataaaaan, ho deciso di raccontarveli!
Rivedere le immagini di me stessa in canottiera e pantaloncini corti, abbronzata (mica come adesso che sono bianca cadaverica!), rivedere quei posti baciati dal sole caldo mi ha fatto venire una gran nostalgia dell’estate.
Ma, alla fin fine, non manca così molto… Siamo già al 6 dicembre.

Basta con le ciance e via, sto per raccontarvi la meraviglia ricreata sotto forma di natura e paesaggio.
Are you ready?

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Expo 2015: un Mondo a Milano.

Ieri sera, il 31 ottobre, si è definitamente concluso l’Expo, un capitolo durato sei mesi che ha catturato inevitabilmente l’attenzione sull’Italia e sull’evento stesso.
In tutto questo periodo, abbiamo sentito parlare dell’Expo e dei padiglioni quasi di continuo, come se in Italia non esistesse altro, e penso che, alla fin fine, ora che questo capitolo è finito, un po’ ci mancherà.

Sei mesi, 184 giorni e 21 milioni e mezzo di visitatori.
Sono tanti, ventun milioni e mezzo di persone, sono più degli abitanti di New York che, insomma, è una città enorme. E sono anche di più degli abitanti di Pechino. E di Tokyo.
Sei mesi sono tanti, è vero, sono metà di un anno e in sei mesi di cose ne sono capitate. Però perché l’Expo ha catturato così tanto l’attenzione dell’Italia?
Avevamo gli occhi puntati su di noi, insomma, avevamo ogni Stato del Mondo che ci guardava con attenzione, forse a chiedersi se l’Italia ne era davvero all’altezza, se era davvero in grado di creare un evento del genere e di portarlo avanti senza problemi e senza guai.
Perché, in fondo, si sa, noi italiani abbiamo questa grande capacità di dare vita ad eventi speciali, a creare un patrimonio culturale invidiabile però, con la stessa capacità con cui creiamo cose belle, siamo anche capaci a creare guai, a farci sfuggire di mano opportunità e a sottovalutarne altre. Continua a leggere Expo 2015: un Mondo a Milano.

Arena di Verona, Tweet Seats e Nabucco.

Non ero mai stata a Verona, avevo sempre rimandato per diversi motivi, le avevo sempre messo davanti altre città, altri paesi, forse anche un po’ ingiustamente, era sempre stata nella to do list ma accanto aveva continuamente la frase “un giorno ci andrò”.
Nella vita si tende sempre a rimandare, le cose belle e le cose brutte, si tende sempre a posticipare le cose da fare, i momenti da vivere. Un po’ per pigrizia, un po’ per la velocità con cui viviamo la quotidianità ma forse è uno degli errori più grandi che si possa fare.
Non rimandare a domani quello che potresti fare oggi, diceva Benjamin Franklin.

Alla fine, comunque, dopo tanto rimandare, a fine agosto sono andata a Verona.
C’è da ammettere che il motivo della mia visita nella città di Giulietta e Romeo è stato il progetto Tweet Seats, promosso dalla Fondazione Arena di Verona, che ha come scopo quello di diffondere la conoscenza dell’opera tramite i canali social.
Alla fine di luglio, infatti, quando ero in spiaggia, di fronte al Mar Ligure, sotto l’ombrellone, in costume da bagno, con il profumo della crema solare, con le parole crociate accanto, con un sole caldo che rendeva la sabbia bollente (ah, bei tempi quelli…), ecco, in quei giorni ero venuta a conoscenza di questo progetto e avevo deciso di inviare la candidatura.
E dopo qualche settimana, il 26 agosto, ero seduta in Arena a vedere il Nabucco.
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Firenze: gli attimi che restano nel cuore.

Qualche settimana fa sono stata a Firenze, il cui centro storico è stato definito Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e me ne sono totalmente innamorata.
Ho camminato a più non posso, in quei giorni in Toscana, scoprendo paesini sulle colline del Chianti (che nelle prossime puntate vi racconterò…) e meravigliandomi delle bellezze che, la città di Firenze, racchiude al suo interno. Ho scattato migliaia di fotografie, arrivando a quota 1875, e ho calpestato, visitato e scrutato ogni angolo, ogni stradina, ogni scorcio della città toscana.

Mi piace, mi piace da matti Firenze, è una di quelle città in cui riuscirei a viverci perfettamente: non troppo grande da essere caotica, nonostante i turisti in massa, e non troppo piccola da diventare noiosa.
Semplicemente perfetta.

E quindi, dato che di cose, in cinque giorni, ne ho fatte parecchie, ho deciso di riassumervi in punti tutto quello che, a mio parere, non dovete assolutamente perdervi, quello che vi consiglio e quello che mi ha lasciato con gli occhi colmi di curiosità.
Chissà, magari un giorno capiterete a Firenze e questo articolo vi verrà utile. Mai dire mai, in fondo.


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Venezia: il fascino del carnevale

Venezia è meravigliosa e su questo non ci sono dubbi.
E’ meravigliosa in qualsiasi stagione dell’anno e non rimanerne affascinati è quasi impossibile. Il fascino della città sull’acqua attira italiani e turisti da qualsiasi parte del mondo, la storia si respira ad ogni angolo e, camminando tra i vicoli stretti e fiancheggiando i canali, sembra di essere rimasti nel passato.

Personalmente, ho sempre amato Venezia. La prima volta che l’ho visitata era il 2009, in occasione del mio diciannovesimo compleanno. Ne ero rimasta colpita, piacevolmente colpita, nonostante la pioggia, nonostante il freddo, nonostante l’acqua alta.

Ma si sa, Venezia è famosa anche per il carnevale.  Continua a leggere Venezia: il fascino del carnevale