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“Ma la meraviglia è che ti ho incontrata” – il mio 2019

E’ vero, lo ammetto, sono passati secoli ma, concedetemelo, sono stati davvero dei mesi super intensi. Come sempre, però, amo fare un resoconto dell’anno che sta finendo e buttare un occhio all’anno nuovo ormai alle porte. In fin dei conti, anche questa è una tradizione di Attimi e Pillole di Viaggio.

Come sempre non ho idea di che piega prenderà questo articolo, se avrà un senso logico o se, come sempre, saranno tante parole messe insieme e vediamo dove si va.

Questo duemila e diciannove mi ha regalato un sacco di emozioni, momenti indimenticabili che porterò sempre nel cuore. Se dal punto di vista di viaggi, la mia dolce metà ed io non siamo poi andati tanto lontani (tranne se non per un mini viaggio in Inghilterra, un weekend a Venezia e una gita di un giorno a Novara), nella sfera personale ho ricevuto il regalo più bello: la mia bambina. 

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Il mio 2018: attimi, viaggi e sorrisi.

Incredibile la velocità con cui trascorrono i giorni, non vi sembra?
Se penso che siamo già all’ultimo giorno di dicembre, sgrano gli occhi e sorrido sorpresa.
Mi volto indietro e guardo questi dodici mesi trascorsi, sono davvero volati.

E’ stato un anno intenso, fatto di corse su un cavallo impazzito e di momenti speciali da ricordare per l’eternità.
E’ stato un anno bello, entusiasmante, a tratti anche difficile ma sempre sorprendente.
Se l’anno duemila e diciassette mi aveva portato una casa e un lavoro nuovi, l’anno duemila e diciotto mi ha regalato la consapevolezza dell’attimo (termine che non so se esiste, nel caso l’ho appena inventato). Per spiegarmi meglio, la consapevolezza di sapere che, per quanto dura sia una giornata, appena entrerai a casa avrai un sorriso ad aspettarti, un abbraccio dolce e due occhi tranquilli ad ascoltarti.
E in più la consapevolezza delle proprie capacità, dei propri punti di forza e di debolezza, su cosa migliorare e su cosa puntare per rendere questo incredibile spettacolo memorabile.

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Il 2016, un viaggio dal panorama emozionante.

Mancano esattamente cinque ore al nuovo anno, le ultime cinque ore che ci separano da questo duemiladiciassette che è ormai alle porte.
Nelle ultime ore, credo di aver ripensato a quest’anno ormai finito un migliaio di volte e, ogni volta, compariva un dettaglio in più, un ricordo particolare, un momento di felicità.
E’ bello quando i ricordi arrivano, vuol dire che la vita è stata davvero vissuta.

Ormai lo sapete, quando si avvicinano le date “importanti”, quelle che stanno a significare un cambiamento, una cambio pagina, un nuovo capitolo, mi viene sempre da guardare indietro e tirare le fatidiche somme: le tiro, queste somme, il giorno del mio compleanno quando mi metto a pensare alla persona che ero e alla persona che sono diventata e le tiro, sempre queste somme, anche il 31 dicembre di ogni singolo anno proprio per riassumere trecento e più giorni, per ricapitolare il tutto e chiudere il libro.

L’anno scorso, il trenta di dicembre del duemilaquindici, scrivevo dell’anno appena trascorso, raccontavo di quando si chiude il libro e lo si posa sulla mensola, quella che prende sempre la polvere, anche se passi lo straccio una volta alla settimana durante la routine delle pulizie.
Quella mensola prende la polvere e non ci puoi fare nulla: anche passassi lo straccio ogni giorno, quella mensola avrebbe sempre la polvere. Ed è odioso quando la polvere si posa sulle tue cose, sembra rovinarle, sempre che il tempo le voglia mettere nel dimenticatoio invece di custodirle come un oggetto raro.
E il passato è un oggetto raro, è l’insieme delle esperienze che ci rendono le persone di oggi. Continua a leggere Il 2016, un viaggio dal panorama emozionante.

Un ultimo sguardo al 2015

Il 2015 è ormai alla fine, manca un giorno e gireremo anche l’ultima pagina di questo libro.
Questo libro, poi, verrà riposto sulla solita mensola, quella che prende la polvere e devi sempre passarci lo straccio per toglierla.
Verrà preso in mano, sfogliato velocemente e posizionato accanto a quello del 2014. La sfilza di libri finiti comincia ad essere lunga: ogni anno è differente dal precedente, ogni anno è unico, ricco di momenti memorabili, speciale e indimenticabile, en las buenas y en las malas – come dicono gli spagnoli.

Venerdì 2 gennaio del 2015, quando eravamo appena alla prima pagina del libro, sul mio diario (ebbene sì, ho un diario) scrivevo:

“Il 2015, comunque, è arrivato e con lui i buoni propositi. Obiettivo: essere felice e provare a realizzarli tutti. […] Mi voglio promettere, però, di essere felice, serena e allegra sempre. Di vivere al massimo ogni giorno, di affrontare le paure e di seguire il mio cuore. Di perseguire i miei sogni, di fare ciò che amo e di non accontentarmi mai.
Prometto a me stessa di non fermarmi, di non smettere di sperare e di non perdere la bussola. E se la perderò, prometto a me stessa di riprendere il comando della mia vita.
Sii felice, Enrica. Vivitela questa vita: è stata creata apposta per te.”

Poco fa, quando ho riletto queste righe, mi è venuto da sorridere d’istinto, col cuore: domani sera l’anno finirà e io, tra le mani, ho un libro che pesa come un mattone .
E’ stato un anno intenso, pieno di avvenimenti e ogni mese porta con sé ricordi ed emozioni.
Ecco, dovessi dare un titolo al libro di questo 2015, sarebbe sicuramente “Emozioni“.

L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni,
e così noi vediamo magia e bellezza in loro:
ma bellezza e magia, in realtà, sono in noi.
Kahlil Gibran

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Buon primo compleanno, Attimi e Pillole di Viaggio!

Ok, lo ammetto, non ho mai pubblicato un articolo al giorno e non sono mai stata una di quelle blogger (anche se non mi piace chiamarmi così) che scrive a comando. Sono semplicemente una ragazza di 24 anni che scrive quando ha l’ispirazione, quando vive qualcosa che merita di essere scritto e che porta avanti questo blog, questo piccolo mondo con costanza, con cariño (come direbbero gli spagnoli, visto che la parola in italiano non mi viene) ed io, in questo blog, in questo piccolo mondo, ci credo in tutto e per tutto.

E anche questa volta, l’ispirazione a questo articolo mi è arrivata di colpo, come una voglia irrefrenabile di scrivere, di mettere a tacere i pensieri nella mia testa e metterli, finalmente, nero su bianco. O digitarli velocemente sulla tastiera, come in questo caso.
A volte, però, succede che non si riesca a trovare il modo per rendere l’idea, per scrivere un articolo, per non sembrare ripetitivi, noiosi o, semplicemente, dopo aver scritto e riscritto la stessa frase, può non convincere interamente. E dato che oggi è un giorno così e i miei pensieri fanno a botte, non permettendomi di scrivere come sempre, vado direttamente al sodo e vi racconto il motivo di questo articolo (come sempre, alla fine, mi sono dilungata).

Oggi, nel mio piccolo, è un giorno speciale: è il compleanno di Attimi e Pillole di Viaggio! Continua a leggere Buon primo compleanno, Attimi e Pillole di Viaggio!

3300 volte grazie!

Con stasera, con la fine del 2014, si conclude un capitolo e, da mezzanotte, parleremo di quest’anno che finisce all’imperfetto.
E’ stato un anno particolare, tra alti e bassi, ma, alla fine, quello che conta è averlo vissuto al massimo ed essere riusciti a trarre il meglio da ogni momento.

Il 2014 è stato l’anno della Spagna, ho visitato l’Andalusia in primavera e poi ci sono tornata in estate. Ho preso l’aereo da Pisa, da sola, e ho vissuto quasi tre settimane a contatto con spagnoli, con ragazzi stranieri e con me stessa; avevo bisogno di imparare a conoscermi, di staccare la spina dal mio mondo e sentirmi di nuovo viva. Ce l’ho fatta, alla fine, sono tornata indietro, a fine agosto, con una nuova consapevolezza, con una nuova me e con una nuova grinta.

In quest’anno ho conosciuto persone stupende, ho ritrovato un’amicizia importante e ho chiacchierato un sacco di ore su skype. Mi sono sentita così felice, così serena quando ho riabbracciato un’amica, quando ho riso attraverso lo schermo del computer con la mia amica spagnola, quando ho sorriso, ho chiacchierato e condiviso il mio banco di scuola con un ragazzo tedesco che ho sperato che quei momenti non finissero mai. Continua a leggere 3300 volte grazie!

#TravelDreams2015

Mancano 17 giorni al 31 dicembre.
17 giorni al conto alla rovescia, ai brindisi, al desiderio da esprimere e alla notte più lunga da festeggiare.
Questi sono gli ultimi 17 giorni del 2014, gli ultimi per scrivere i buoni propositi, per fare la to do list e per concludere le ultime cose.
Tra 18 giorni saremo nel 2015 e un nuovo anno, un nuovo capitolo inizierà da capo.

Stamattina, comunque, mi sono svegliata pensando ai viaggi che vorrei fare in questo nuovo anno che arriverà tra 17 giorni.
Ho sempre amato viaggiare: organizzare, prenotare i voli, scegliere dove dormire, fare la lista di quello che vorrei visitare. Queste, sono cose che mi hanno sempre fatto sentire libera e poco importa se quel posto l’ho già visto e rivisto, ma preparare la valigia e prendere un aereo, sono cose che mi fanno sentire felice e… Leggera.

Ad ogni modo, prendendo spunto dall’ultimo articolo di Cristina di In ogni viaggio, mi lancio anch’io in questa lista dei miei Travel Dreams 2015 e spero di riuscire a mettere il ✔ accanto a più città possibili.  Continua a leggere #TravelDreams2015

Dicembre: il mio schermo dei ricordi

Ci siamo. Anche dicembre è arrivato, l’ultimo mese dell’anno.

Dicembre l’ho sempre paragonato come l’ultimo capitolo di un libro, quando sai che è l’ultimo e cerchi di leggerlo il più piano possibile per non arrivare in fondo.
Dicembre è il mese della neve, degli addobbi natalizi, della gente che passeggia con i regali incartati e delle musiche sotto i portici. A dicembre si respira sempre un’aria speciale, di felicità e di allegria. A dicembre sembra che il mondo sia più buono e sorridi, che poi sia la realtà questo non si sa.

Dicembre è il mese dei buoni propositi da scrivere, di tirare le somme di questo anno che sta per terminare.
Per quanto mi riguarda, io questo lo faccio praticamente sempre. All’inizio di ogni dicembre, mi metto davanti ad un foglio e scrivo i “buoni propositi” per l’anno che arriva: che siano cose che vorrei imparare, che siano momenti che vorrei vivere, che siano cose che vorrei cambiare. Non è detto che, durante il corso dell’anno, io riesca a farli tutti ma vederli scritti, è come se mi ricordassi di vivere di più, di affrontare le paure e di non rimandare a domani quello che potrei fare oggi.
Sono sempre stata la persona che ama organizzarsi, scrivere i punti da fare e mettere un “v” vicino nel momento in cui li realizzo.
Poi c’è la parte del tirare le somme, del guardarsi indietro ed analizzare l’anno quasi finito. Questa, poi, è la parte che amo di più.
Mi piace pensare di girarmi indietro, metaforicamente parlando, e vedere dietro di me tutti gli attimi vissuti. E mi piace vederli ripassare davanti e riviverli con la mente. Avete presente la puntata finale di Scrubs? Quando JD finisce il lavoro al Sacro Cuore, si volta indietro e quando esce vede proiettati tutti i suoi momenti futuri. Ecco, io immagino più o meno la stessa cosa ma io rivedo, in quello schermo, i momenti passati vissuti.

Allora, come adesso, ascolto nelle orecchie la musica di Ludovico Einaudi e mi guardo indietro. Continua a leggere Dicembre: il mio schermo dei ricordi