Lo so. Sono sparita per una settimana.
Shame on me.
Ma, a mia discolpa, posso dire che è stata una settimana super, super, super piena. Una settimana da faccina di WhatsApp incredula. Ecco, questa:
Bando alle ciance, oggi scrivo un articolo di quelli che piacciono tanto a me e rispondo al tag di Martina (Martinaway) che ha pubblicato più di un mese fa.
#Invaligia è stato creato per raccontare di ciò che ci portiamo a casa da una vacanza o da un viaggio perché, in fondo, “ognuno di noi acquista qualcosa in viaggio, che sia il più classico dei souvenir o qualcosa di insolito.”.
E visto che acquistare cosine e cosette in viaggio è una delle cose che più amo fare… Potevo non dire la mia?
Ecco cosa porto a casa e metto #invaligia.
UNA TAZZA
Spazio permettendo, in valigia, metto sempre una tazza del posto che ho visitato. Non dev’essere necessariamente la classica tazza rappresentativa del luogo ma può essere anche una frase che mi ricorda un certo attimo, che mi ha fatto sorridere o che mi ha colpito.
Non prediligo le tazze con i monumenti disegnati perché mi sembrano troppo, troppo finte: i monumenti me li ricordo quando rivedo fotografie, scatti o video… Non quando faccio colazione.
La tazza più particolare me l’ha portata mio papà dalla Polonia ed ha tanti, tantissimi colori. La mia preferita e la più speciale, invece, l’ho comprata in Spagna e porta la frase “Hoy será un día genial”. Così, perché è giusto ricordarselo sempre.
UNA CALAMITA
Ah, le calamite, quanto mi piacciono. Ammetto che è una passione nata da poco ma mi fanno impazzire.
In questo caso, a differenza delle tazze, le calamite mi piacciono quando rappresentano un monumento, una piazza, uno scorcio, un panorama che mi ha colpito particolarmente di una determinata città.
Le più belle che ho sono quella di Cadice, un tramonto sul mare, e quella di New York, un tramonto sul Ponte di Brooklyn. Viva la fantasia, insomma.
UNA CARTOLINA
Ecco, se c’è una cosa di cui sono realmente ossessionata e innamorata sono le cartoline. Quando vado in viaggio, ne porto sempre a casa e amo anche inviarle: scrivere poemi lunghissimi, regalare pensieri è come dire “ehi, ti ho pensat@ anche a chilometri di distanza!”. Così come amo scriverle, ancora di più amo riceverle: ammetto di essere un tantino noiosa quando prego i miei amici, in particolare uno (che se leggerà l’articolo si riconoscerà perfettamente!), di inviarmi una piccola cartolina dal luogo in cui vanno. Sono talmente noiosa che, sempre questo amico, una volta me l’ha comprata e me l’ha direttamente messa nella buca delle lettere.
A casa, nella mia casa- casa dove sono cresciuta, ho tre intere ante dell’armadio piene, pienissime di cartoline. La meraviglia.
UNA MAGLIETTA
Fondamentalmente sono una persona che ama molto comprare l’abbigliamento e, questa mania, non si separa da me nemmeno all’estero. Ops.
Se sono in una città dove è presente l’Hard Rock Café, lo ammetto, non me lo faccio scappare e un salto a curiosare (e comprare) lo faccio praticamente sempre. Che la maglietta arrivi dall’Hard Rock Café, da un negozietto piccolo o da un mercatino, amo aprire il cassetto e vedere magliette provenienti da diversi paesi.
Anche in questo caso, non amo le magliette con i monumenti disegnati ma quelle più semplici, simpatiche e che mi colpiscono al primo colpo.
Questi sono i ricordi che metto in valigia quando torno da un viaggio, a volte solo qualcuno, a volte quasi tutti.
La cosa certa è che, tornata a casa e disfatta la valigia, devo ritrovare qualcosa del luogo appena visitato, per tornare indietro nel tempo e per rivivere attimi speciali.
In fondo, non servono anche a questo i ricordi (materiali e non)?
Anche io la passione per le cartoline, e chiedo ad amici e parenti di mandarle dai luoghi di vacanza in cui vanno. Alcuni mi accontentano, altri fanno finta di dimenticare ^__^
Finalmente una persona come me! *-* Che belle che sono le cartoline! Grazie per essere passata di qui:)
Sono nuova qui…e trovare il tuo blog è stato molto piacevole. Tornerò ancora. Buona serata.
Grazie davvero e.. Benvenuta!:)
È tanto carino questo tag, a cui io mi sa che non potrò partecipare perché…in valigia non ci metto mai niente! 🙂 È proprio difficile che mi porti a casa dei souvenir, per me o per gli altri. Però credo che dovrei ricominciare a fare la collezione di cartoline e calamite, sono le cose più piccole, leggere, economiche e carine che ci possono ricordare i nostri viaggi!
Un abbraccio 🙂
Ma Agnese.. Come fai a non mettere in valigia niente? Ma niente niente proprio? 😮 Ecco, su questo non ci assomigliamo.. Dovresti vedere quante cartoline ho! 😍 un abbraccio!
Anche a me piace aprire il cassetto o l’armadio e trovare qualcosa che mi ricordi un posto dove sono andata: di solito compro una sciarpa – occupa poco spazio in valigia e può sempre essere utile.
Mi piaceva da matti mandare e ricevere cartoline, peccato che non ci sia quasi più questa abitudine 🙂
Una sciarpa? Che bella idea! Sai che non ci avevo mai pensato? E dire che mi piacciono un sacco ed è un capo da cui non mi separo praticamente mai! 🙂 mi hai dato davvero un ottimo spunto!
Per le cartoline, hai ragione, purtroppo è un’abitudine che si sta perdendo.. come quella delle lettere. Ed è un vero peccato!!
Arrivo tardi, tardissimo, ma grazie per aver partecipato a questo tag ❤
Per un po’ anche io portavo a casa cartoline e magliette (proprio quelle dell’Hard Rock), ma poi ho smesso e ho optato per cose che sentivo più “mie”. 🙂
Un abbraccio ❤
L’importante è portare a casa sempre qualcosa che sentiamo nostro, piccolo o grande che sia! ❤ Un abbraccio a te!